India insolita: a tutta natura
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Storia, arte e natura si fondono all’unisono in un viaggio emozionante ed insolito, in grado di scatenare forti emozioni e ricordi indimenticabili. Un tuffo nel passato insolito dell'India tra vestigia di palazzi e templi sapientemente decorati e l’incontro con l’India più verde e selvaggia, tra la natura rigogliosa e specie animali uniche e rare come la tigre bianca e i cervi delle paludi.
Arrivo a Delhi, incontro con la guida e trasferimento in hotel.
Durante il pomeriggio visita della città: si inizia dalla Old Delhi, la parte storica, circondata da mura. Passando per il Forte Rosso, si può ammirare il più maestoso tra i monumenti dell’impero Moghul, il Jama Masjid (chiuso il venerdì), ovvero la più grande moschea dell’India. Costruita tra il 1644 e il 1658 durante l’impero di Shah Jahan, è un’imponente opera architettonica di mattoni rossi e marmo bianco che si estende per 40mt. in altezza, con 4 torri agli angoli e 3 ingressi. Sulle rive del fiume Yamuna, il Rajghat: luogo in cui venne cremato Mahatma Gandhi, seguito al suo assassinio nel 1948.
Rientro in hotel e pernottamento.
Prima colazione in hotel.
In mattinata visita di New Delhi: la parte nuova ideata, progettata e costruita in uno stile maestoso dagli inglesi negli anni ’20 del XX secolo, è una città dagli ampi viali alberati, parchi, giardini, grandiose residenze che ospitano il Parlamento, i ministeri, le ambasciate, la zona del Connaught Place, centro finanziario, commerciale e di business.
L’India Gate, ovvero l’arco di trionfo, porta con sé i nomi di diverse migliaia di indiani che persero la loro vita durante la Prima Guerra Mondiale. Di fronte si trova il Rashtrapati Bhavan, la residenza ufficiale del Presidente indiano, connubio perfetto tra stile architettonico occidentale e Mughal. Circondato da enormi parchi, la sua costruzione fu ultimata nel 1929. Il Qutub Minar, alta 73mt., è una torre con un diametro di 15mt. che va stringendosi fino a un minimo di 2mt. e mezzo. Si sviluppa su cinque piani, ognuno dei quali possiede un balcone sporgente. Il mausoleo di Humayun, eretto tra il 1564 e il 1572 da Haji Begum, la vedova del secondo imperatore Mughal. Dopo nove anni dalla morte di Humayun, ci vollero otto anni per ultimarne la costruzione. Disegnato dall’architetto persiano Misak Mirza Ghiyaz, dalla forma ottagonale rialzata, con due cupole, otto archi, circondato da una grande cinta muraria, il mausoleo è una struttura imponente.
Nel pomeriggio partenza per Jaipur, all’arrivo sistemazione in hotel e pernottamento.
Dopo la prima colazione, si procede verso il forte Amber.
La salita al forte avverrà a dorso di elefante o jeep. Situato a soli 11 km da Jaipur, il forte Amber è uno dei meravigliosi esempi di architettura Rajput che caratterizza la vecchia capitale durante l’impero Kachhawah. L’originale palazzo venne costruito da Raja Man Singh e completato più tardi da Sawai Jai Singh. La magnifica vecchia cittadella, un labirinto di imponenti mura e torri, cela uno stupendo palazzo di marmo, intagliato e illuminato da un milione di minuscoli specchi che creano uno splendido gioco di luci. Dentro al palazzo si trovano il Diwan-e-Aam, l’“auditorio pubblico”; il Diwan-e-Khas, ovvero l’“auditorio privato” e il Sukh Niws dove, in estate, una brezza fresca soffiando attraverso i canali d’acqua, rinfresca piacevolmente l’aria. Si possono poi osservare le stanze private delle regine dalle tipiche finestre a grate attraverso le quali le regnanti, nella loro intimità, potevano osservare le varie vicissitudini della corte reale. Inoltre si può ammirare il Jai Mandir, ovvero il “Tempio della Vittoria”, con la sua famosa Sheesh Mahal, la scintillante “Sala degli specchi”. Nel pomeriggio visita della città Jaipur: l’Hawa Mahal il famosissimo “Palazzo dei Venti”, costruito nel 1799, un meraviglioso edificio di cinque piani dalla spettacolare facciata piramidale con un susseguirsi di finestre incastonate in un reticolo di pannelli, cupole e guglie. L’Hawa Mahal fa parte del City Palace, commissionato da Sawai Pratap Singh e disegnato per le donne delle famiglie reali, le quali potevano comodamente osservare, in privato, la strada e le sue vicessitudini quotidine. Si prosegue la visita con il Palazzo-Museo della città e l’Osservatorio, un imponente fusione di stile tradizionale Rajasthani e Mughal. Il museo risplende grazie alla sua collezione di abiti principeschi, di tappeti e una sala predisposta espone, fiera, le vecchie armi e le miniature rappresentanti scene di corte e di battaglie. Jantar Mantar, è l’osservatorio in pietra eretto da Jai Singh II, un grande astronomo, che si torva vicino al City Palace. E’ il più grande e meglio conservato osservatorio dell’area e grazie ai suoi strumenti, gli astronomi hanno potuto misurare le stelle e calcolare l’eclissi.
Rientro e pernottamento in hotel.
Dopo la prima colazione, partenza per Ranthambore.
All’arrivo, sistemazione in hotel e pomeriggio libero a disposizione.
Pernottamento in hotel.
Giornata dedicata ai safari nel parco nazionale di Ranthambore.
Quest’ultimo è una pittoresca location tra le Aravali Hills ed il Vindhyan Plateau, nella parte orientale del Rajasthan, antico luogo dove i Maharajas di Jaipur andavano a caccia. Il fiume Chambal a Sud, ed il Banas al Nord costituiscono le fonti d’acqua del parco, e sarà fantastico effettuare questo tour all’interno della riserva per osservare la sua ineguagliabile bellezza, esaltata dalla presenza di sei laghi artificiali e torrenti sempre ricchi di acqua. Il parco copre un’area di 1334 km2 ed include i santuari di Kaila Devi e Mansingh. L’idea di preservare la natura partì inizialmente dai regnanti di Jaipur, che resero Ranthambore una riserva per i safari nel 1955, e la fecero diventare una delle prime aree protette, sebbene diventò ufficialmente un Parco Nazionale solo nel 1984. Fu tra le prime riserve ad ospitare tigri, quando il “Project Tiger” prese il via nel 1972. Qui trovano rifugio circa 36 tigri e 40 leopardi, oltre ad altre 30 specie di animali e 300 varietà di avifauna come: pipistrelli, volpi volanti, gazzelle, scimmie, cinghiali selvatici, bradipi, porcospini etc.
Il safari a bordo di Jeep durerà 3 ore circa per effettuare il tour all’interno del parco.
Pernottamento in hotel.
Dopo la prima colazione, partenza per Bharatpur e all’arrivo, sistemazione in hotel.
Pomeriggio dedicato alla visita del parco a bordo di un tradizionale risciò. Bharatpur, infatti, è una riserva naturale conosciuta per essere il rifugio di molti uccelli.
Il Keoladeo Ghana national Park è per eccellenza, habitat di oltre 400 specie di uccelli marini, uccelli migratori dell’Afghanistan, dell’Asia centrale, del Tibet, così come delle gru della Siberia e delle oche provenienti dalla Cina, che giungono qui per trascorrere gli inverni.
Rientro in hotel e pernottamento.
Dopo la prima colazione partenza per Agra e lungo il tragitto, sosta a Fatehpur Sikri, un’affascinante città fantasma, ubicata poco dopo la piccola città in arenaria rossa di Agra. Costruita grazie all’imperatore Akbar come sua capitale, Fatehpur Sikri era una vera e propria città da fiaba e le sue rovine sono ancora in ottime condizioni. Non è difficile immaginare come poteva essere la vita di corte durante quell’epoca grandiosa. Incastonato come un gioiello in un cortile di arenaria rosa, la tomba in marmo di Saint Salim Chisti è circondata da marmi finemente scolpiti. Si visiteranno il Buland Darwaza, il Panch Mahal, la Moschea Jami, il Birbals Palace, il Sunhera Makan, il palazzo di Jodha Bai, il Kahan-i-khas, il Diwan-i-m.
Nel pomeriggio arrivo ad Agra, sistemazione in hotel e visita al Taj Mahal.
Agra, infatti, è la città del Taj Mahal, forse il monumento più fotografato al mondo. Non importa quante immagini si abbiano visto o non importa che tipo di aspettative una persona abbia, il Taj Mahal (chiuso il venerdì) non tradisce mai. La gloria senza pari e la bellezza di questo monumento costruito per amore va al di là di ogni aspettativa umana. Dalla simmetria perfetta sotto ogni aspetto, la costruzione si distacca per la notevole qualità del lavoro di intarsio di pietre semi preziose in marmo in stile pietra dura. Segue visita al forte di Agra: costruito nel 1565 sulle sponde del fiume Yumana a nord-ovest del Taj Mahal, l’imperatore Akbar iniziò la costruzione di questo magnifico forte, che venne successivamente arricchito con arenaria e costruzioni in marmo da Jehangir e Shah Jahan. Le colossali doppie mura del forte si innalzano per oltre 20 m in altezza e per 2,5 m in lunghezza, al cui interno un labirinto di superbi saloni, moschee, camere e giardini vanno formando una piccola città nella città. Si possono inoltre ammirare il Jahangir Place e il Khas Mahal, il Diwan-i-Khas e due meravigliose moschee.
Pernottamento in hotel.
Dopo la prima colazione, trasferimento alla stazione ferroviaria di Agra e trasferimento in treno a Jhansi.
All’arrivo, incontro con un assistente e partenza per Khajuraho; visita di Orchha lungo il tragitto, scelta dal capo bundela RajaRudra Pratap (1501 – 1531) come sua capitale, in quanto luogo facilmente difendibile. Situata su una piccola isola del fiume Betwa, la città si eleva sulla campagna circostante ed al suo interno si erigono tre palazzi: il Jehangir Mahal è il palazzo più ammirato e fu eretto da Bir Singh Deo come dono di benvenuto per la visita dell’imperatore moghul nel XVII secolo. Il Sheesh Mahal, chiamato “Palazzo degli specchi” fu eretto all’inizio del VIII secolo per essere la residenza di campagna di Raja Udait Singh, ma dopo l’indipendenza del Paese, esso divenne proprietà del governo. Infine, il più modesto plazzo che è situato tra il Raj Mahal ed il Jehangir mahal al limitare della campagna, è il Phool Mahal, chiamato anche “flower garden” per sembrare una piccola macchia d’estate. Segue visita ai templi Ram Raja e Chaturbuj. Al termine della visita, proseguimento per Khajuraho.
All’arrivo, sistemazione e pernottamento in hotel.
Dopo la prima colazione, visita al gruppo di templi orientali ed occidentali di Khajuraho.
Il gruppo occidentale dei templi comprende: Khndarya Mahadeo, il maggiore e più tipico di questi templi che si eleva per 31 metri d’altezza ed è dedicato a Shiva. L’altare principale è attentamente intagliato e le sue figure ricordano dei, dee e figure celestiali. Chaunsat Yogini è dedicato a Kali ed è l’unico tempio in granito, nonchè il più antico santuario del gruppo. Tempio di Chitragupt: rivolto ad est, questo tempio è dedicato a Surya, divinità del sole. L’immagine della dea nel santuario più interno è particolarmente imponente: alta circa 2 metri, guida una carrozza trainata da cavalli. Tempio di Vivshwanath: qui è venerato il Brahma a tre teste. Impressionante è la veduta di leoni nella parte nord ed elefanti a sud. Tempio di Lakshmana: l’architrave che sovrasta l’ingresso di questo bellissimo tempio mostra la trinità del Brahma, Vishnu e Shiva con Lakshmi, la consorte di Vishnu. Tempio di Matangeswara: odierno luogo di culto, il tempio è dedicato a Shiva, con un “lingam” alto 8 piedi che è al di fuori del gruppo di tempi occidentali.
Il gruppo di templi orientali fu costruito tra il IX ed il X secolo dalla dinastia dei Chandela e venne influenzato dal tantrismo, facendo diventare l’erotismo un tema di interesse filosofico. E’ quindi possibile che anche la città di Khajuraho fu influenzata dal “Kama Sutra”. Il tempio di Parsvanatha è il più grande tempio giainista del gruppo orientale ed ha una complessa trama di intagli; in particolare, le sculture della parte nord sono sicuramente meravigliose. Esso custodisce un trono raffigurante un toro, simbolo che raffigura il primo tirthankara, Adinatha. Il tempio giainista di Ghantai, invece, ha evidenti affreschi raffiguranti i 16 sogni della madre di Lord Mahavira al momento del parto, e la dea Giainista a bordo di una Garuda alata. Il tempio di Adinatha è riccamente ornato da graziose sculture, incluse quelle dello “yakshis” ed è dedicato al primo santo giainista, Adinath. La maggior parte di questi templi, appartengono alla fede giainista ma sono anche presenti 3 tempi hindu: Brahma, con la linga a quattro facce, Vamana, con le incisioni a sfondo erotico di fanciulle celestiali, e Javari, con un magnifico ingresso decorato, e con sculture sulla parte esterna.
Nel pomeriggio, proseguimento per Bandhavgarh e all’arrivo, sistemazione e pernottamento in hotel.
Giornata interamente dedicata ai safari nel Parco Nazionale di Bandhavgarh.
Questa zona era riserva di caccia dei Maharaja di Rewa, ed oggi è l’habitat naturale della tigre bianca. Le tigri bianche, che oggi costituiscono la maggior attrazione del parco, furono avvistate per la prima volta a Rewa, poco distante da qui. Il territorio è variegato, con colline rocciose che corrono da Est ad Ovest, interrotte da paludi erbose e distese di foreste. La maggior parte del parco è coperta da foresta, sebbene si trovino anche distese di bamboo e praterie. In questa zona, le foreste sono meno fitte, dando così la possibilità di avvistare gli animali selvatici, mammiferi in particolare, come le splendide tigri (ne sono state stimate circa 40 all’interno del parco) ed altre numerose specie di animali, tra cui 150 varietà di uccelli. L’intero parco, è dominato dalla fortezza di Bandhavgarh, situata su un altopiano e raggiungibile attraverso un ripido pendio; sebbene oggi rimangano solo le sue rovine che vengono gradualmente ricoperte dal verde, esse fungono da rifugio per numerosi animali.
Pernottamento in hotel.
Dopo la prima colazione, partenza per Kanha e all’arrivo, sistemazione e pernottamento in hotel.
Intera giornata dedicata al safari all’interno del Kanha National Park.
Questa è l’ambientazione in cui lo scrittore Rudyard Kipling ambientò il famoso racconto “Libro della giungla” ed è tuttora una delle più importanti riserve naturali dell’India centrale, famosa per ospitare una popolazione di cervi (circa 380 esemplari). Avvistare qualche animale è sempre questione di fortuna, ma Kanha brulica così tanto di vita, che non sarà difficile farlo.
Inoltre, molte persone sono determinate ad incontrare l’abitante per eccellenza di quest’area: la tigre. Un cospicuo numero di esemplari è presente nella zona, che è rimasta uno dei migliori luoghi per poter osservare questi predatori. Inoltre, ci sono 175 varietà di uccelli nel parco nazionale e se si è un appassionato, è possibile scegliere tra alcuni specifici itinerari. Il territorio all’interno del parco è molto variegato: dalle foreste di bamboo, alle praterie etc. Con un po’ di fortuna, si potrà anche avvistare i rari barasingha, o cervi delle paludi. Un tempo, c’erano solo 66 esemplari di questi animali, ma un lento processo di ripopolamento, ha elevato il numero a 400 esemplari. Inoltre, proprio a Kanha, il celebre zoologo George Schaller intraprese il primissimo studio scientifico sulle tigri. L’ennesimo traguardo che si è potuto raggiungere all’interno di questo parco naturale, è la preservazione del così detto “hard ground”, estendendo le praterie, dislocando nuovamente i villaggi, ed incrementando l’habitat.
Pernottamento in hotel.
Dopo la prima colazione, partenza verso l’aeroporto di Nagpur e volo per Mumbai.
All’arrivo, incontro con l'assistente, trasferimento e pernottamento in hotel.
Il tour è concluso, dopo la prima colazione la giornata è libera in funzione del trasferimento all'aeroporto.