India

Dalle immacolate vette himalayane alle spiagge del Malabar, e giù giù sino a Kanyakumari, il Cape Comorin degli inglesi dove due oceani si fondono, il sub continente indiano è una realtà a parte, un caleidoscopio di vicende storiche, filosofiche, culturali e spirituali, plasmate da una natura esuberante in cui 645 minoranze etniche convivono senza omologarsi.
Il fascino segreto dell’India sta tutto qui in questo sconfinato panorama umano che ha creato il “mito” dell’India, che si alimenta con le vicende contemporanee delle megalopoli raccontate da Chandra Vikram in “Amore e nostalgia a Bombay” o molto più semplicemente di racconti esotici di “tigri e pirati della Malesi“ alla Salgari. L’occidente ha scoperto in India qualcosa che va al di là della razionalità, un diverso modo di vedere le cose. Si parte per l’India con un minimo di timore, per questa realtà complessa, difficile da capire, ma se si aprirà mente e cuore all’incontro, sarà facile innamorarsi e certo è il ritorno.
“Si dice che si può entrare in India da cento porte ma è difficile trovarne poi una sola per uscire. L’unica porta è quella che il più delle volte cambia il cuore” da “L’India nel cuore” di Vittorio Russo – Baldini & Castoldi 2012.
 

Stefano Pensotti http://www.stefanopensotti.com/